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domenica 28 luglio 2019

IL MIRACOLO DELLA NATURA E LA STRAORDINARIETÀ DELLA SCIENZA, DUE STUPORI CHE SI INTERSECANO

La perfezione della Natura è incantevole, disarmante, soprattutto perché riusciamo a spiegarla fino a un certo punto. La Natura è una scoperta, non un’invenzione. Ed è qui che inizia la storia di Thomas Alva Edison, la sua e quella di molti altri. 



La nostra quotidianità è dare per scontato, è inevitabile e guai non fosse così, si cadrebbe in un labirinto senza uscita. Ma di tanto in tanto è doveroso soffermarsi su quel ‘scontato’, per dargli la dignità che merita. La lampadina, il registratore, il pianoforte, la penicillina, la cinepresa, il telefono, l’automobile, l’acqua calda, il frigorifero: ogni cosa è frutto dell’ingegno umano, di una o più persone che hanno deciso, a un certo punto della loro vita, di lasciarsi vincere dall’ostinazione e impegnarsi, a fondo. 

Ostinazione: ovvero ciò che in principio fa la differenza. Edison provò migliaia di filamenti per il bulbo luminoso prima di trovare quello giusto. Migliaia. Un uomo, migliaia di fallimenti. Oppure, un uomo e migliaia di opportunità. Vincere l’accidia, ecco la vera sfida alla base. Lasciarsi conquistare dalla perseveranza, il segreto del successo che cambia il mondo. Vedere sul grande schermo la storia di Edison, Tesla e Westinghouse mi ha suscitato una grandissima emozione: uomini simili a noi, comuni mortali con debolezze, oscurità, menzogne ma dotati dell’allenato dono della testardaggine proficua. Cosa può fare l’essere umano, quanta grandezza può creare, quanta dignità può conferire all'intelligenza che si ritrova. Eppure non sono queste le vere vittorie. 

C’è stato un momento preciso nella seconda metà del film in cui ho capito qualcosa, un qualcosa su cui avevo riflettuto già altre volte ma che vale sempre la pena riscoprire. In quel preciso momento della pellicola, in cui il montaggio fa la narrazione, si vedono in parallelo due accadimenti. Siamo a Chicago, durante la cerimonia di apertura dell’Esposizione Universale. Siamo anche all'interno di un carcere in cui si sta per eseguire una pena capitale. A Chicago volti stupefatti e increduli guardano in estasi l’accensione di migliaia di lampadine, grazie alla trovata di Nikola Tesla e all’intraprendenza di George Westinghouse di utilizzare le cascate del Niagara per dare energia elettrica alla città. Nella prigione il primo esemplare di sedia elettrica e le scintille che torturarono l’uxoricida invece di dargli una morte “civile” così come proclamato in precedenza. 

Il minimo comun denominatore di entrambi gli accadimenti ha due nomi e un cognome: Thomas Alva Edison. Il genio, la perseveranza, il coraggio e le loro applicazioni. A fare la vera differenza sono le applicazioni. L’applicazione è scelta. La scelta è libero arbitrio. Il libero arbitrio è il miracolo nell’uomo.   

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