La perfezione della Natura è incantevole,
disarmante, soprattutto perché riusciamo a spiegarla fino a un certo punto. La
Natura è una scoperta, non un’invenzione. Ed è qui che inizia la storia di
Thomas Alva Edison, la sua e quella di molti altri.
La nostra quotidianità è dare per scontato, è inevitabile e guai non fosse
così, si cadrebbe in un labirinto senza uscita. Ma di tanto in tanto è doveroso
soffermarsi su quel ‘scontato’, per dargli la dignità che merita. La lampadina,
il registratore, il pianoforte, la penicillina, la cinepresa, il telefono, l’automobile,
l’acqua calda, il frigorifero: ogni cosa è frutto dell’ingegno umano, di una o
più persone che hanno deciso, a un certo punto della loro vita, di lasciarsi
vincere dall’ostinazione e impegnarsi, a fondo.
Ostinazione: ovvero ciò che in principio
fa la differenza. Edison provò migliaia di filamenti per il bulbo luminoso
prima di trovare quello giusto. Migliaia. Un uomo, migliaia di fallimenti.
Oppure, un uomo e migliaia di opportunità. Vincere l’accidia, ecco la vera
sfida alla base. Lasciarsi conquistare dalla perseveranza, il segreto del
successo che cambia il mondo. Vedere sul grande schermo la storia di Edison,
Tesla e Westinghouse mi ha suscitato una grandissima emozione: uomini simili a
noi, comuni mortali con debolezze, oscurità, menzogne ma dotati dell’allenato
dono della testardaggine proficua. Cosa può fare l’essere umano, quanta grandezza
può creare, quanta dignità può conferire all'intelligenza che si ritrova. Eppure
non sono queste le vere vittorie.
C’è stato un momento preciso nella seconda
metà del film in cui ho capito qualcosa, un qualcosa su cui avevo riflettuto
già altre volte ma che vale sempre la pena riscoprire. In quel preciso momento
della pellicola, in cui il montaggio fa la narrazione, si vedono in parallelo
due accadimenti. Siamo a Chicago, durante la cerimonia di apertura dell’Esposizione
Universale. Siamo anche all'interno di un carcere in cui si sta per eseguire
una pena capitale. A Chicago volti stupefatti e increduli guardano in estasi l’accensione
di migliaia di lampadine, grazie alla trovata di Nikola Tesla e all’intraprendenza
di George Westinghouse di utilizzare le cascate del Niagara per dare energia
elettrica alla città. Nella prigione il primo esemplare di sedia elettrica e le
scintille che torturarono l’uxoricida invece di dargli una morte “civile” così come
proclamato in precedenza.
Il minimo comun denominatore di entrambi gli
accadimenti ha due nomi e un cognome: Thomas Alva Edison. Il genio, la perseveranza,
il coraggio e le loro applicazioni. A fare la vera differenza sono le
applicazioni. L’applicazione è scelta. La scelta è libero arbitrio. Il libero
arbitrio è il miracolo nell’uomo.
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